mercoledì 29 maggio 2013

I robot e la pubblicità


La pubblicità rappresenta un vero e proprio cambiamento di ottica rispetto al passato: il suo scopo fondamentale non è quello di far mostra gelosamente di una proprietà, bensì quello di promuovere il consumo di un bene.

Per quanto concerne la robotica, l'uso dei robot non è ancora un fenomeno di massa, come lo è quello dei televisori o di altri beni comuni, elettrodomestici e non. E' interessante però notare come prevalgano due aspetti nella pubblicità di queste macchine: un primo aspetto è relativo al mondo del gioco, della fantasia, quello dei bambini, affascinati dai robot ormai da alcuni decenni; un secondo, più divulgativo e probabilmente anche finalizzato a rendere più "familiare", un domani, l'acquisto di un robot, è relativo ai robot industriali che assumono più le sembianze umane e che compiono le più svariate attività.

Qui sotto è possibile osservare un esempio di entrambe queste "categorie". Inoltre alla fine è presente un divertente video pubblicitario in cui il robot non è l'oggetto della pubblicità , bensì ne è il protagonista.









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Per altre curiosità e video: http://www.gadgetblog.it/post/12172/i-robot-nella-storia-della-pubblicita

giovedì 23 maggio 2013

Computer: le vere origini del calcolatore

Un robot può essere pensato come un computer più "umano": può muoversi, parlare, interagire con l'uomo in modo molto più esplicito che un pc o un notebook. Tuttavia il vero cuore di un robot non è poi così diverso da quello di un computer. Ma allora qual è l'origine del computer?
Abbiamo già visto a proposito di brevetti come l'evoluzione del computer come macchina sia stata graduale, e si sia sovrapposta a quella della macchina da scrivere, ma il termine "computer" era originariamente utilizzato in inglese per riferirsi a degli uomini, non a delle macchine.
I "computer" erano due persone che facevano gli stessi calcoli nello stesso momento: a intervalli di tempo stabiliti si fermavano e confrontavano il lavoro fatto. Se tutto era corretto, potevano proseguire, ma se ci fosse stata anche solo una differenza, avrebbero dovuto ripetere tutto fino al momento del confronto precedente. 
Di sicuro questo porta a riflettere su quanto siano preziosi i mezzi accessibili a noi oggi, e come il segreto di ogni processo che abbia un vero sviluppo duraturo sia la gradualità.

Il Secondo Congresso degli Scienziati Italiani

Nel 1840, un anno dopo il primo tenutosi a Pisa, a Torino si riunisce il Secondo Congresso degli Scienziati Italiani. Siamo ancora a 21 anni dall'Unificazione, tuttavia, soprattutto dopo la diffusione delle idee di patriottismo perpetrate con l'arrivo di Napoleone ai primi del secolo, nel nome è presente l'aggettivo "Italiani".
Fra le figure più eminenti, spicca quella di Charles Babbage, che proprio in anteprima nel capoluogo piemontese presentò la Macchina Differenziale (the Difference Engine). a lui è collegata anche la figura di Luigi Menabrea, un generale piemontese che divenne anche professore di Scienze delle Costruzioni presso l'Università di Torino. Menabrea fu così affascinato dalle conferenze tenute da Babbage, che scrisse un trattato in francese (allora lingua più nota dell'inglese in Italia e quasi una lingua ufficiale per gli scritti di difusione continentale).
A questi si collega poi Ada Lovelace, figlia di Lord Byron, considerata la prima programmatrice nella storia dell'umanità. La Lovelace, difatti, scrisse un vero e proprio algoritmo per la Macchina di Babbage, e per questo e altri lavori venne in contatto con Menabrea, che aveva avuto la possibilità (e la fortuna) di poter ascoltare direttamente dal suo creatore le funzionalità del dispositivo.
Di sicuro questo rappresenta un enorme passo in avanti verso il cambiamento di mentalità dal periodo preinformatico a quello delle comunicazioni così come le intendiamo noi oggi.

giovedì 16 maggio 2013

Un testimonial per le IA

Uno dei personaggi che negli ultimi 25 anni ha rappresentato molto per lo sviluppo delle tecnologie in generale è Dean Kamen, un inventore americano.



Fra le varie attività da lui promosse, Kamen ha fondato, nel 1989, FIRST (acronimo di "For Inspiration and Recognition of Science and Technology"), una iniziativa che nel corso degli anni si è poi ampliata. Lo scopo del progetto è quello di avvicinare i partecipanti, ovvero studenti del college, alla tecnologia, proponendo una gara di progettazione e di prova di competizione dei robot costruiti.
L'iniziativa è particolarmente interessante sia perché fa avvicinare i ragazzi al mondo delle IA in modo molto diretto, sia perché dà loro la possibilità di confrontarsi con gente proveniente da vari Paesi del Mondo (nel 2003 da USA, Canada, Brasile e Regno Unito).

martedì 14 maggio 2013

Robotica nella Silicon Valley

Un robot è composto da varie parti, ma in generale è possibile raggruppare le componenti sotto le categorie di  sensori e attuatori. A questi, che sono fondamentali per la reattività e i movimenti di un robot, dev'essere aggiunto il vero cuore di qualsiasi dispositivo elettronico, il microprocessore.

In particolare nella sottostante mappa è visibile una distribuzione di aziende informatiche nella Silicon Valley, in California, la zona con più alta concentrazione di aziende tecnologiche al mondo. In particolare sono presenti le due aziende leader nella produzione di microprocessori da più di dieci anni a questa parte: la Intel e la AMD (Advanced Microsistem Devices).
Relativamente alla fabbricazione di sensori, sono ivi presenti aziende come la Trw-Lucas-Novasensor e Posifa Microsystems.
Fra le aziende produttrici di componenti hardware generiche, che fungono da attuatori, ci sono la Toyota e la Nissan, oltre alla Cisco Systems, alla Hewlett- Packard e alla Apple.



Nella Silicon Valley è molto presente anche l'indistria del software, con Google, Yahoo! ed Oracle, ad esempio.

domenica 12 maggio 2013

Elettronica in simboli

La simbologia rappresenta un mezzo comunicativo molto immediato e potente, perché nasce laddove è richiesto un superamento della comunicazione vocale. Il campo dei circuiti elettronici che sono alla base delle IA, materialmente parlando, è un esempio molto illustrativo di questo fenomeno.

Di seguito sono mostrate due immagini: nella prima ci sono simboli che spesso rappresentano le varie tipologie di uno stesso dispositivo (come le resistenze), mentre nella seconda si approfondiscono i simboli di base usati nei circuiti (per esempio le porte).




venerdì 10 maggio 2013

Breve cronologia della robotica

La cronologia è una pietra miliare per chi si appresta a studiare un argomento generale, perché permette di inquadrare temporalmente e rispetto a determinate figure l'argomento stesso.
Il periodo in cui nasce e si sviluppa la Robotica va dagli anni '20 del Novecento fino ai giorni nostri, nonostante ci siano stati alcuni importanti esempi (anche se probabilmente non del tutto storicamente veri) nel passato anche remoto.

Nel 1737   Jacques de Vaucanson costruisce il suo Suonatore di Flauto, per poi sviluppare anche l'Anatra Meccanica.

Nel 1921  lo scrittore Karel Capeck introduce il termine "robot" derivante dal ceco "ròbota", ovvero "lavoro pesante".

Nel 1941 Isaac Asimov parla per la prima volta di "Robotica".

Nel 1961 viene ultimata la costruzione di un braccio meccanico per uso industriale.

Nel 2001 Honda produce Asimo, un robot capace di salutare le persone che gli passano vicino.

Nel 2007 compare Dexter Anybots, un robot capace di camminare e saltare, grazie a degli speciali sesori che gli permettono un grande equilibrio, oltre a delle parti meccaniche di forma e dimensioni apposite.

giovedì 9 maggio 2013

Uomo e robot: mai così vicini

E' notizia di pochi giorni fa il progetto di un miliardario russo, Dmitry Itskov, la cui sfida è quella di impiantare il cervello di un uomo in fase terminale all'interno di un robot opportunamente completato entro il 2020. Il tutto è previsto entro il 2048.

Il progetto, che ha, nelle parole del suo stesso pioniere, lo scopo di rendere l'uomo immortale, permetterà di far vivere la persona destinata alla morte in tempo rlativamente breve "per altri 200-300 anni". Al di là degli eroici e probabilmente ancora utopici sogni di Itskov legati all'immortalità dell'uomo, resta indubbiamente chiara la volontà di spingersi oltre la considerazione del robot come una semplice Macchina. 

Resta dunque solo da attendere, con la consapevolezza anche delle implicazioni etiche di questo progetto (Itskovha dichiarato di averne già parlato con il Dalai Lama), che potrebbe davvero imporsi come avanguardia di ciò che in futuro potrebbe essere un'operazione comune.

Chris Ware e i suoi fumetti "ingegneristici"

Le IA sono strettamente connesse alle arti figurative da un nuovo movimento imperante in tal campo, ovvero quello della Computer Art o Digital Art.

Un esempio di ciò, che lega mondi molto variegati fra loro quali quello del fumetto e della logica, è fornito da Chris Ware. Ware, divenuto famoso per le illustrazioni di Jimmy Corrigan, utilizza la Computer Art per dei fumetti nei quali non c'è un preciso ordine scandito da vignette adiacenti, bensì è lasciata libertà al lettore di cominciare da un punto a piacere della tavola e poi completare la lettura. Ciò è chiaramente basato su un impianto logico molto curato e non certo casuale, su un progetto realmente "ingegneristico".

Il grande significato del lavoro di Ware sta nel mostrare come l'utilizzo delle nuove tecnologie possa permettere di ampliare un genere quasi tradizionale come il fumetto dando una grande libertà al lettore e permettendogli di cogliere i segreti dell'impianto logico sottostante la pura parte figurativa.
Questo è in piccolo ciò che le IA devono permettere agli uomini: una vita in cui alcuni piccoli vincoli scomodi (banali e non) possano essere sostituiti  per dare all'umanità più libertà nel futuro.

Illustrazioni di Chris Ware in "Jimmy Corrigan - Il ragazzo più in gamba sulla Terra"(2000)

mercoledì 8 maggio 2013

Le IA nelle lingue del mondo


Inglese: Artificial Intelligence

Spagnolo: Inteligencia Artificial

Francese: Intelligence Artificielle

Serbo - Croato: Umjetna inteligencija

Polacco: Sztuczna inteligencja

Magiaro: Mesterséges intelligenciának

Rumeno: Inteligența artificială

Svedese: Artificiell intelligens

Slovacco: Umelá inteligencia

Suomi: Tekoäly

Tedesco : Künstliche Intelligenz

Danese: Kunstig intelligens  

 Come è possibile osservare, nelle maggiori lingue europee la locuzione "Intelligenza Artificiale" è simile per tutte le lingue, dal momento che è stato introdotto solo da poco e per influenza soprattutto Ango - Americana. Di conseguenza non sono registrabili anomalie linguistiche etimologiche, ma in ogni caso è notevole il riferimento alla presenza dell'uomo: in alcune lingue (come il Serbo - Croato) si parla propriamente di "Intelligenza Umana" per intendere sicuramente che è di produzione umana, ma evidentemente è anche legata e finalizzata il più possibile a emulare l'intelligenza propria dell'essere umano.
 

 

martedì 7 maggio 2013

IA e... musica!

La robotica è un tema che è rientrato nel campo musicale solo poco tempo fa con gli aspetti che gradualmente divengono familiari anche a noi, tuttavia precedentemente (la composizione di cui si allegano le immagini risale addirittura al 1905) il Robot era visto come una sorta di magia, quindi spesso presente nei racconti di fantascienza e steampunk.

Il seguente pezzo  fa riferimento a un mondo stravagante (The "Land of Nod" è il luogo a est dell'Eden in cui Dio esiliò Caino dopo l' omicidio di Abele, secondo la Genesi) e sulla copertina, la quarta immagine a sinistra dall'alto raffigura proprio uno stilizzato robot.






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Le immagini sono state scaricate da levysheetmusic.mse.jhu.edu/

domenica 5 maggio 2013

IA e... fumetti!

Il colore e la fusione di testo e immagini tipiche del fumetto permettono una grande varietà di argomenti e personaggi. Il mondo della robotica è uno di quelli più presenti. L'ultima immagine qui sotto è la copertina di un gioco per pc, ispirato alle storie di Isaac Asimov.


Copertina di "Transformers" n° 118 (UK, 20 giugno 1987)

 
Copertina di "Astounding Stories" n° 268, marzo 1953


Copertina del gioco "Robots of Dawn" (1984)


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Le immagini sono state reperite sul sito www.coverbrowser.com .


Le IA in una mappa

La sottostante mappa mostra i principali istituti di robotica in Europa. L'uso delle cartine geografiche tematiche è molto importante per descrivere aspetti che altrimenti sarebbero difficili da esporre con la stessa visività e immediatezza. 
La geografia, inoltre, specie per le mappe storiche, permette di rendere attuale qualcosa che può essere accaduto anche  migliaia di anni fa.


venerdì 3 maggio 2013

Robot e... francobolli

Il francobollo è un vero e proprio documento perché reca una data e spesso (come nel secondo qui sotto) anche un luogo. Di solito esso rappresenta un grande personaggio affermatosi nella storia ufficiale o commemora un grande evento anch'esso riconosciuto dalla storia ufficiale piuttosto che dalla "public history".

Relativamente alle IA sono, a mio parere, molto interessanti  due francobolli;
il primo dei due ritrae Charles Babbage ed è risalente al 1991:



Il secondo francobollo è quello che celebra l'inizio del Nuovo Millennio riprendendo il celebre affresco di Michelangelo e facendone una simmetrica controparte robotica, anzichè umana: 




giovedì 2 maggio 2013

La storia delle IA tramite i brevetti

 E' interessante costruire la storia dello sviluppo di un certo prodotto tecnologico a partire dai primi brevetti che hanno introdotto qualcosa di veramente innovativo rispetto a strumenti precedenti.
Cercando i brevetti relativi alle due parole che sono maggiormente legate al contenuto di questo blog, ovvero Robot e il suo parente più stretto cioè il Computer, è possibile risalire ai seguenti brevetti:

Partendo dal computer, è possibile risalire fino al gennaio del 1961, in cui viene emesso un brevetto relativo ad un elaboratore di dati in input-output ( Data Processing Input-Output Device)



Per quanto riguarda il Robot, curiosamente, anche se bisogna dire che lo sviluppo del computer ha alle sue spalle lo sviluppo delle macchine da scrivere, la data di rilascio del brevetto di un robot da "merchandising" risale addirittura al giugno del 1936: