Nel 1840, un anno dopo il primo tenutosi a Pisa, a Torino si riunisce il Secondo Congresso degli Scienziati Italiani. Siamo ancora a 21 anni dall'Unificazione, tuttavia, soprattutto dopo la diffusione delle idee di patriottismo perpetrate con l'arrivo di Napoleone ai primi del secolo, nel nome è presente l'aggettivo "Italiani".
Fra le figure più eminenti, spicca quella di Charles Babbage, che proprio in anteprima nel capoluogo piemontese presentò la Macchina Differenziale (the Difference Engine). a lui è collegata anche la figura di Luigi Menabrea, un generale piemontese che divenne anche professore di Scienze delle Costruzioni presso l'Università di Torino. Menabrea fu così affascinato dalle conferenze tenute da Babbage, che scrisse un trattato in francese (allora lingua più nota dell'inglese in Italia e quasi una lingua ufficiale per gli scritti di difusione continentale).
A questi si collega poi Ada Lovelace, figlia di Lord Byron, considerata la prima programmatrice nella storia dell'umanità. La Lovelace, difatti, scrisse un vero e proprio algoritmo per la Macchina di Babbage, e per questo e altri lavori venne in contatto con Menabrea, che aveva avuto la possibilità (e la fortuna) di poter ascoltare direttamente dal suo creatore le funzionalità del dispositivo.
Di sicuro questo rappresenta un enorme passo in avanti verso il cambiamento di mentalità dal periodo preinformatico a quello delle comunicazioni così come le intendiamo noi oggi.
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