giovedì 6 giugno 2013

Vaucanson e i suoi automi

"I computatori francesi hanno la loro confraternita, sai. Les Fils de Vaucanson, si chiamano".
da "La macchina della realtà", Prima  Iterazione.


Jacques de Vaucanson può essere considerato uno dei più importanti sviluppatori nel campo delle IA. Vivendo nel Settecento, egli poteva contare sull'utilizzo di materiali migliori e sul fatto che i primi orologi, benché ancora non molto precisi, fossero già presenti.
Si narra infatti che il suo interesse per la meccanica nacque proprio dalla osservazione di un orologio un po' impreciso a casa di un'amica di sua madre. Il piccolo Vaucanson, che probabilmente si annoiava durante queste visite, decise di vedere come fosse fatto e riuscì a ripararlo. L'altro grande campo di interesse per lui fu la medicina: una volta a Parigi egli conobbe dei medici interessati alla riproduzione meccanica delle attività vitali umane. Da qui nascono i progetti di Vaucanson: il suonatore di Flauto, il Suonatore di Samburo e l'Anatra meccanica.
Il Suonatore di Flauto era un automa in grado di produrre note di ben tre ottave, grazie al motore interno basato su un cilindro che non solo poteva ruotare, ma anche traslare sul proprio asse, generando un grande numero di combinazioni di movimento. Fu distrutto all'inizio del XIX secolo così come il Suonatore di Tamburo.


Interno del Suonatore di Flauto

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