Un secondo episodio riguarda Ruggero Bacone
(1214 ca.-1294), filosofo e alchimista. Secondo fonti più leggendarie
Bacone, probabilmente anche a causa della sua passione per l'alchimia,
riuscì a costruire una testa parlante
in ottone. La macchina avrebbe dovuto suggerirgli come costruire una
muraglia difensiva in ottone che avrebbe circondato l'Inghilterra per
proteggerla dagli invasori. La testa, tuttavia, secondo la
leggenda sarebbe esplosa prima che lo stesso Bacone si rendesse conto
della sua effettiva capacità verbale.
E' a mio parere significativo osservare due aspetti che sottolineano
una generale tendenza del Medioevo verso la tecnica: innanzitutto,
entrambi i personaggi di cui si è parlato sono legati al monachesimo
(Alberto fu domenicano, Bacone fece parte dei francescani). Il Medioevo,
difatti, sorto dalle ceneri dell'Impero Romano d'Occidente, aveva
portato con sé anche una grande decadenza culturale: gli unici in grado
di poter custodire ciò che era rimasto intatto, erano i monaci perché
depositari di molti scritti, protetti nel monastero e autosussistenti.
Il
secondo aspetto è che la costruzione di queste macchine è legata
all'alchimia (entrambi ne furono cultori): questo dimostra come il
concepire questo tipo di macchine in quel periodo è legato a una figura
spesso considerata negativamente come quella dell'alchimista e ciò è
forse anche uno dei motivi per cui pochi si interessarono a tal punto da
poterci lasciare delle testimonianze, mentre gran parte delle notizie a
riguardo non sono altro che leggende.
Ruggero Bacone, Museo di Scienze Naturali di Oxford |
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